Questa maschera funeraria d'oro, riportata alla luce in una tomba reale di Micene da Heinrich Schliemann, è uno dei più famosi reperti archeologici della Grecia. È un simbolo potente dell'artigianato miceneo e della prima cultura greca.

Recuperato da un naufragio al largo dell'isola di Anticitera, questo dispositivo del II secolo a.C. è considerato il primo computer analogico del mondo. Utilizzato per tracciare le posizioni astronomiche, le eclissi e il calendario, il meccanismo riflette le conoscenze meccaniche dell'epoca.

Questi vivaci affreschi della città di Akrotiri (a Santorini), risalenti all'Età del Bronzo, sono stati conservati nella cenere vulcanica dopo la catastrofica eruzione dell'isola. I dipinti raffigurano scene colorate di natura, rituali e vita quotidiana, offrendo una rara visione della cultura egea nel XVII secolo a.C..

Questa figura di bronzo a grandezza naturale è stata trovata nel mare al largo di Capo Artemision. L'identità esatta è discussa - potrebbe essere Zeus che scaglia un fulmine o Poseidone con un tridente - ma la posa, la muscolatura e l'energia drammatica ne fanno uno dei migliori esempi di scultura greca classica.

Rinvenuta nello stesso naufragio del bronzo dell'Artemision, questa straordinaria scultura ellenistica raffigura un cavallo al galoppo con un ragazzo che cavalca a pelo.

Queste statue di una giovane fanciulla (kore) e di un giovane (kouros) risalgono al periodo arcaico e venivano tipicamente utilizzate come segnacoli per le tombe o come offerte per i templi.

Oltre alla Maschera di Agamennone, il museo ospita una vasta gamma di gioielli d'oro, armi incise, vasi cerimoniali e rilievi murali provenienti da tombe micenee. Questa raccolta fa luce sulle complesse strutture sociali e sui rituali di sepoltura dell'élite micenea.

Queste figure astratte in marmo provenienti dalle isole Cicladi precedono la Grecia classica di quasi due millenni. La loro forma minimalista, tipicamente figure femminili con le braccia piegate, ha ispirato innumerevoli artisti moderni e offre una visione della religione e delle usanze funerarie del primo Egeo.

Questa sezione comprende mummie, bare dipinte, statue di divinità e amuleti dell'Egitto dinastico. La collezione egizia del museo è una delle più significative dell'Europa meridionale ed esplora le connessioni tra le culture greca ed egizia durante l'antichità.

Questa sezione presenta armi, armature e oggetti decorativi finemente lavorati. Vedrai elmi di bronzo indossati dai guerrieri opliti, vasi d'argento usati nelle famiglie d'élite e intricate corone d'oro utilizzate in contesti cerimoniali o funerari.

Le camere di epoca romana presentano statue di marmo, ritratti e mosaici che mostrano come i mecenati romani abbiano adottato e adattato le tradizioni artistiche greche. Molte delle opere sono copie romane di precedenti capolavori greci, offrendo ai visitatori un'occasione unica per vedere come lo stile greco sia vissuto durante l'impero.

Situato nello stesso complesso, questo museo conserva oltre 14.000 iscrizioni, che vanno da decreti legali e documenti pubblici a epitaffi e dediche. Offre uno sguardo affascinante sulla vita amministrativa, religiosa e civile dell'antica Grecia.